In un trasferimento sensazionale che ha scatenato onde d’urto nel mondo del calcio, la superstar belga Dries Mertens è ufficialmente entrato a far parte dell’AS Roma dal Galatasaray. L’annuncio è stato fatto oggi, confermando l’arrivo di Mertens a Roma con un accordo da record che simboleggia gli ambiziosi piani della Roma sotto Claudio Ranieri.
L’accordo vale presumibilmente 12 milioni di euro, bonus inclusi, con Mertens che firma un contratto di un anno e mezzo. L’attaccante trentaseienne dovrebbe guadagnare 3,5 milioni di euro all’anno, diventando uno dei giocatori più pagati del club. Questa mossa dimostra l’intenzione della Roma di rafforzare la propria abilità offensiva mentre punta alla gloria europea e al successo nazionale.
Parlando dell’ingaggio, Claudio Ranieri, recentemente tornato a guidare i Giallorossi, ha espresso la sua gioia:
“Dries è un giocatore di qualità ed esperienza eccezionali. Porta creatività, leadership e una mentalità vincente alla nostra squadra. La sua presenza sarà inestimabile mentre andiamo avanti in questa stagione”.
Mertens, che è diventato il miglior marcatore di sempre del Napoli prima della sua parentesi in Turchia, non è estraneo alla Serie A. Il suo ritmo elettrizzante, i suoi acuti istinti calcistici e il suo occhio per il gol lo hanno reso il beniamino dei tifosi in Italia. Al Galatasaray, ha continuato a brillare, contribuendo in modo significativo alle loro campagne nazionali e alle imprese europee.
Al suo arrivo a Roma, Mertens ha condiviso la sua eccitazione:
“È incredibile tornare in Serie A e unirsi a un club con una storia così ricca. Il progetto della Roma sotto la guida del signor Ranieri è davvero stimolante e sono qui per dare il massimo per i tifosi e i miei compagni di squadra”.
Il mondo del calcio guarderà con impazienza come si svilupperà questa partnership dinamica mentre Mertens indossa l’iconica maglia della Roma. La firma di gennaio è una dichiarazione di intenti, che segnala che la Roma è pronta a sfidare ancora una volta i giganti d’Europa e d’Italia.
